La pallavolo, chiamata anche volley (abbreviazione dall’inglese volleyball), è uno sport che si svolge tra due squadre di sei giocatori ciascuna. Lo scopo del gioco è realizzare punti facendo sì che la palla tocchi terra nel campo avversario (attacco) e a impedire contemporaneamente che la squadra avversaria possa fare altrettanto (difesa). Ogni squadra ha a disposizione solo tre tocchi per inviare la palla nel campo opposto; i giocatori non possono bloccare, lanciare o trattenere la palla, che può essere giocata solo con tocchi netti.

Il campo da gioco è di forma rettangolare di 18 × 9 m ; una rete lo divide in due metà campo quadrate di 9 × 9 m (81 m quadrati), ognuna assegnata ad una delle due squadre.

Ogni squadra è composta da un massimo di 12 giocatori, di cui 6 titolari; uno dei giocatori può essere designato come Libero, che ha la facoltà di rimpiazzare temporaneamente uno dei difensori senza limitazioni sul numero di sostituzioni. In Italia e per alcune competizioni internazionali è consentito iscrivere fino a 14 atleti a referto, comprensivi di due Libero.

La partita si divide in set: una squadra si aggiudica la vittoria di un set al raggiungimento del venticinquesimo punto, purché ne abbia almeno due di vantaggio; in caso contrario, il set prosegue finché una delle due squadre non ottenga i due punti di vantaggio necessari (26-24, 27-25, 28-26 ecc.). La squadra che per prima si aggiudica tre set pone termine alla partita e si aggiudica la vittoria. L’eventuale quinto set (denominato set decisivo) termina al raggiungimento del 15º punto, sempre con il vantaggio di almeno due punti sulla squadra avversaria.

Oltre alla pallavolo propriamente detta, ci sono differenti versioni adottabili in specifiche circostanze, che possono avere regole simili, ma non identiche, come il beach volley detto pallavolo da spiaggia.

È presente nel programma dei Giochi olimpici estivi dal 1964 ed è uno degli sport più praticati.

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